Dipendenza da Eroina

Uscire dalla dipendenza da Eroina

Come uscire dalla Dipendenza da Eroina: Sintomi e Cause

L’eroinomane genera rapideamente dipendenza fisica e mentale;

L’assunzione continuata e massiccia di eroina rende tolleranti ed è pertanto necessario aumentare le dosi per ottenere gli effetti.

“Come l’oppio e la morfina anche l’eroina deriva dal papavero. Si presenta come una polvere bianca o marrone, spesso granulosa.

L’eroina è stata creata dalla casa farmaceutica Bayer nei primi del ‘900 come “cura” per la dipendenza da morfina e a quei tempi fu pubblicizzata (assieme all’aspirina) per raffreddore e tosse.”

In caso di mancata assunzione si verifica una sindrome d’astinenza che compare dopo 8-16 ore dall’ultima assunzione di eroina e va progressivamente intensificandosi nei primi 2-4 giorni per poi attenuarsi nel giro di 5-8 giorni.

I segni dell’astinenza sono: pupille dilatate e sudorazione intensa, gocciolamento del naso e lacrimazione, tremori e crampi muscolari, nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, insonnia e sbadigli.

Nelle donne inoltre l’uso protratto provoca amenorrea e cioè scomparsa temporanea delle mestruazioni.

La sindrome da privazione può essere così terribile da ostacolare ogni tentativo di un tossicomane di uscire dalla droga sè non viene seguito ed aiutato a non provare dolore, questo perchè è più “facile” affrontare la continua dipendenza da eroina che la tortura dell’astinenza.

Il nostro centro di disintossicazione utilizza diverse tecniche che riescono ad alleviare l’agonia (e spesso ad eliminarla completamente) della crisi di astinenza.

La persona viene seguita 24 ore su 24 dagli assistenti. Si nutre regolarmente aiutato dalla somministrazione di vitamine ed integratori alimentari quali calcio e magnesio conbinati in bevanda.

Esistono speciali procedure per aiutare a ridurre ed eliminare gran parte del dolore e tutti gli assistenti sono addestrati in esse.

I danni della sostanza:

L’overdose, sindrome da sovradosaggio, (overdose) è la causa più diretta di morte per l’uso, si manifesta associando eroina ad alcool o psicofarmaci, ma anche per concentrazioni di eroina diverse dalla roba utilizzata normalmente.

I sintomi dell’overdose sono incoscienza o coma, depressione respiratoria, pupille “a spillo”.

In caso di overdose è necessario stare vicino al paziente, evitando che si addormenti e chiamando tempestivamente l’auto medica per somministrare una dose di farmaco antagonista (Narcan) per evitare la morte.

La salute dell’eroinomane peggiora, si abbassano le difese immunitarie, si cariano i denti e l’uso per via endovenosa provoca spesso flebiti e ascessi.

L’uso promiscuo di filtri o siringhe può trasmettere l’infezione da Hiv, epatiti B e C.

La vita ruota in breve tempo attorno la dose giornaliera.

I legami affettivi, familiari, amicali, lavorativi, quando vengono faticosamente mantenuti, risultano comunque compromessi dall’uso della sostanza; l’eroinomane è costretto a procurarsi continuamente denaro per acquistare la dose (o le dosi) giornaliere, arrivando spesso a spacciare, a rubare o prostituirsi.

Effetti e rischi:

Alterazione del ritmo e del volume respiratorio, riduzione complessiva della funzione respiratoria, difficoltà a coordinare i movimenti, rilassamento della muscolatura dello stomaco e dell’intestino, riduzione dei processi digestivi, attenuazione della sensibilità al dolore, midriasi (pupille a spillo), prurito insistente, sonnolenza e difficoltà nel parlare in modo fluido.

Durante il periodo della dipendenza da eroina, si manifesta intenso piacere detto flash (della durata di circa mezzo minuto), stato di benessere e calore diffuso, immediato senso di euforia e aumento della loquacità con successivo senso di stordimento e diminuita percezione della realtà.

Potrebbe diminuire o scomparire ogni forma di desiderio incluso quello sessuale.

I rischi variano a seconda della modalità di assunzione.

Sniffare eroina provoca danni alle mucose nasali, riduzione della funzionalità olfattiva e possibilità di perforazione del setto.

L’eroina si dissolve attraverso le mucose del naso ed entra nel flusso sanguigno in modo graduale, il sangue porta la sostanza al cervello e gli effetti sono percepibili entro 15 minuti circa.

Inalare la sostanza (surriscaldamento della polvere e inalazione dei vapori) provoca effetti immediati con sensazione di calore comunemente associata al flash.

Con questa modalità di assunzione la sostanza passa nel flusso sanguigno attraverso i polmoni e raggiunge il cervello velocemente.

Il riscaldamento della sostanza provoca una perdita del principio attivo dal 15% al 25% circa.

Fumare eroina espone le prime vie respiratorie ed i polmoni al contatto con vapori caldissimi causando danni ai tessuti e ripercussioni sulla funzionalità polmonare.

In questo modo la sostanza entra nel corpo gradualmente e può essere meglio controllata.

Iniettare eroina permette di far passare un grosso quantitativo di sostanza dal flusso sanguigno direttamente al cervello.

Assumere eroina per via endovenosa aumenta il rischio contrarre malattie infettive (HIV, Epatite). Inoltre ripetute iniezioni danneggiano le vene provocando trombosi e ascessi.

Il succo di limone comunemente usato per scioglierla e le impurità con le quali si può venire a contatto possono causare gravi infezioni.

L’ overdose da eroina, sindrome di sovradosaggio, è caratterizzata da perdita di coscienza e depressione respiratoria con rischio di morte.

In caso di overdose è possibile intervenire con il Narcan, farmaco antagonista della sostanza che ne inverte integralmente tutti gli effetti facendo tornare vigile e chiaramente normale la persona.

Il rischio di overdose è maggiore se la sostanza è assunta per via iniettiva.

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